Mindfulness nella disabilità intellettiva

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Con il termine mindfulness ci si riferisce a una pratica specifica di meditazione centrata sulla consapevolezza dell’esperienza presente (per esempio emozioni, pensieri, memorie, sensazioni, azioni ed eventi ambientali). Questa consapevolezza viene agita in modo intenzionale e mantenendo un atteggiamento di apertura, curiosità ed equanimità nei confronti di quanto osservato.

Da tempo è noto come la pratica della mindfulness favorisca lo sviluppo di un'attenzione e di reazioni meno impulsive nei confronti di emozioni, pensieri e sensazioni. Una pratica regolare di mindfulness nella vita quotidiana favorisce maggiore benessere psicologico, rilassamento e autocontrollo.

Casa Gioia sta perfezionando un protocollo per introdurre e favorire abilità di mindfulness nei bambini e ragazzi autistici, partendo dal prezioso lavoro sulle emozioni insegnando cioè ai nostri utenti a identificarle per poi capirle e saperle gestire in modo da rendere i loro comportamenti impulsivi più controllati. Il riconoscimento delle emozioni, infatti, gioca un ruolo fondamentale nell’autismo, che per sua natura fa fatica a riconoscerle.

Seguendo una progressione strutturata basata su una moderna teoria del linguaggio e della cognizione chiamata Relational Frame Theory (Hayes, Barnes-Holmes, Roche, 2001), applicando i protocolli ABA, siamo in grado di creare un percorso coerente di sviluppo che partendo dalle discriminazioni elementari degli stati interni e dalle abilità verbali di base arriva fino alla lettura delle intenzioni altrui e all’empatia.

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